Il Portfolio delle competenze dello studente

I cambiamenti del sistema sociale ed economico, che nell’ultimo ventennio hanno influenzato la vita di ogni persona, hanno portato la scuola a riflettere sul modello formativo tradizionale e messo in discussione certezze e riferimenti.

Il fine dell’azione educativa di ogni docente, qualunque sia la disciplina e l’ordine o grado di scuola, è la crescita della persona in termini d’identità e di progetto di vita, da prefiggersi promuovendo in ognuno la crescita di competenze sempre rinnovabili e in grado di facilitare l’inclusione sociale e lavorativa.

Ogni persona oggi è obbligata a rivedere più volte le proprie decisioni, il proprio modello di vita, ad apprendere nuove competenze, ad affrontare nuove sfide e rimettersi in gioco, senza dare mai nulla per certo.

La scuola può agevolare questa conversione mediante una progettazione per competenze, indirizzata alla padronanza delle conoscenze e allo sviluppo dell’apprendimento. Il portfolio in tale contesto è un utile strumento alla progettazione per competenze.

PORTFOLIO: COSA E’ E COSA NON E’

Esso non è un documento contenente tutti i materiali prove, attività dell’alunno; non è una pagella; un certificato; una presentazione di prodotti o realizzazioni come d’uso in diverse professioni, piuttosto è un supporto efficace all’apprendimento e autoapprendimento permanente che accompagna tutto il percorso formativo dell’allievo. Facilita la capacità degli allievi di riflettere sul proprio apprendimento, sulle proprie esperienze formali, non formali e informali. Il Portfolio raccoglie materiali prodotti dall’allievo individualmente o in gruppo, capaci di descrivere le più spiccate competenze del soggetto; prove scolastiche significative relative alla padronanza degli obiettivi specifici di apprendimento e contestualizzate alle circostanze; osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento del fanciullo, le sue diverse esperienze formative affrontate; lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti dall’allievo, sia indicati dalla famiglia e dalla scuola, le sue capacità e aspirazioni personali; informazioni che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui con insegnanti, genitori, e con lo studente e anche da questionari o test in ordine alle personali attitudini e agli interessi più manifesti.

PORTFOLIO: COM’E’ FATTO?

Non esiste un modello di portfolio “ufficiale”, si può presupporre che esso possa essere materialmente composto da due parti:

una, più formale, per trascrivere e registrare;

l’altra, più informale, per raccogliere e documentare.

Può essere adottato per ciascun alunno e per ogni anno di scuola un raccoglitore ad anelli dotato di un cospicuo numero di cartelline, strutturate sulle due parti indicate.

Nella prima parte, possono essere raccolte tutte le osservazioni, indicazioni e rilievi relativi rispettivamente alla valutazione e all’orientamento dell’alunno. In questa prima parte vengono registrati anche i modi personali di apprendimento dell’alunno, gli esiti dei colloqui con le famiglie e le proposte di attività formative integrative ed esperienze extrascolastiche dell’alunno. Nella seconda parte, a carattere informale, potranno essere raccolti materiali prodotti dall’allievo individualmente o in gruppo e prove scolastiche significative.

PORTFOLIO: PERCHE’?

Il portfoglio migliora l’autostima grazie ai prodotti realizzati e aiuta lo studente a creare un’identità positiva; facilita l’autovalutazione dello studente rispetto ai risultati raggiunti nelle fasi del percorso; consente agli allievi di cogliere meglio se stessi mediante la riflessione sui lavori selezionati; orienta rispetto alle scelte di studio, di vita e di lavoro. Come si vede il ragazzo/a non viene ritenuto adeguato in quanto possiede certi contenuti o riproduce compiti ripetitivi e speculari all’azione del docente, al contrario se usa e adopera le proprie conoscenze e abilità, per mettere in atto comportamenti molteplici attraverso i quali rivela il livello di padronanza di conoscenze e abilità. I docenti ed i genitori hanno un ruolo importante, supportano l’alunno in tale azione affinché impari ad esprimere propositi e passioni, documenti esperienze laboratoriali e attività extrascolastiche, considerandole parte integrante del percorso formativo.

AUTRICE: Marisa De Domenico – Psicologa esperta in Orientamento scolastico e DSA

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