I pericoli della rete: grooming, sexting e cyberbullismo

Le nuove tecnologie hanno migliorato e velocizzato il nostro mondo ma, purtroppo, hanno anche comportato una serie di rischi e pericoli , in particolare per  i più giovani. Strettamente legati all’uso scorretto delle tecnologie e dei social media sono:

  il cyberbullismo, il grooming e il sexting.

Tutti e tre questi fenomeni possono avere gravi conseguenze emotive e psicologiche per le vittime coinvolte.

I pericoli della rete: cosa sono grooming, sexting e cyberbullismo

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che si svolge attraverso mezzi digitali come internet, social media, messaggistica istantanea e telefoni cellulari. Gli aggressori adoperano queste piattaforme per inviare insulti, minacce, commenti offensivi o diffamatori, con l’obiettivo di danneggiare emotivamente la vittima. Questo tipo di bullismo è pericoloso poiché il coinvolgimento online può facilitare l’anonimato, rendendo più difficile identificare gli aggressori. Le vittime possono sperimentare ansia, depressione, isolamento sociale e possono anche essere spinte a reazioni estreme come l’autolesionismo o il suicidio.

Il grooming è un processo manipolativo in cui un adulto cerca di guadagnare la fiducia di un minore online per scopi sessuali o di sfruttamento. Il groomer crea una relazione fiduciaria e amichevole con il minore, spesso fingendo di essere qualcuno di cui il minore può fidarsi. Questo può avvenire su piattaforme di social media, chat o giochi online. Una volta stabilito un legame, il groomer cerca di indurre il minore a compiere azioni sessuali o a inviare materiale sessualmente esplicito. Questo comportamento è molto pericoloso e può portare a gravi danni emotivi e fisici per il minore coinvolto.

Il sexting,   consiste nello scambio di messaggi sessualmente espliciti sia come testi scritti che come foto o video. Purtroppo, il rischio legato all’invio di tale messaggi, può sfociare nel revenge porn, ovvero nella condivisione non autorizzata di tali contenuti  intimi di un’altra persona senza il suo consenso. Questo comportamento è una grave violazione della privacy e dei diritti personali della vittima. Le immagini o i video possono essere diffusi online o inviati a terze persone, causando imbarazzo, vergogna e danni significativi alla considerazione della vittima. Il revenge porn è illegale in molte giurisdizioni e può portare a conseguenze legali per l’autore. Le leggi contro il revenge porn sono state implementate per proteggere le vittime e distogliere gli autori da commettere tali atti dannosi.

I pericoli della rete : cosa si può fare per fronte a questi fenomeni?

É innanzitutto essenziale un approccio a trecentossessanta gradi che coinvolga diverse azioni a livello individuale, familiare, scolastico e legale.

E’ opportuno creare consapevolezza riguardo ai rischi e agli effetti negativi del cyberbullismo, grooming e sexting, questo è il primo passo per combatterli. Organizzare sessioni di formazione e workshop nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle comunità per educare le persone su come riconoscere, prevenire e affrontare queste situazioni.

I genitori e gli adulti di riferimento devono essere consapevoli dell’uso della tecnologia da parte dei loro figli e devono essere coinvolti attivamente nel monitoraggio delle loro attività online. Creare un ambiente aperto in cui i giovani si sentano a loro agio nel parlare dei problemi online è indispensabile per individuare eventuali situazioni di pericolo.

Utilizzare software di controllo parentale può aiutare a monitorare l’attività online dei bambini e dei giovani, impedendo loro di accedere a contenuti inappropriati o di diventare vittime di cyberbullismo. Le scuole e le organizzazioni possono svolgere un ruolo importante nel promuovere un uso etico e responsabile della tecnologia, incoraggiando comportamenti online positivi e fornendo linee guida chiare sulle norme di comportamento accettabili. In caso di cyberbullismo o sexting non consensuale, le vittime devono essere incoraggiate a segnalare l’abuso alle autorità competenti o ai social media dove si verifica l’abuso.

I fornitori di servizi online dovrebbero fornire opzioni per bloccare e segnalare gli autori di tali comportamenti.

Le vittime di cyberbullismo, grooming e sexting hanno bisogno di un ambiente di supporto emotivo.

Le scuole e le comunità possono offrire servizi di supporto psicologico e counseling per aiutare le vittime a superare l’esperienza.

E’ opportuno promuovere l’educazione all’empatia e alla compassione, ovvero, l’educazione alle emozioni:  ciò può aiutare a prevenire il cyberbullismo, insegnando ai giovani a rispettare gli altri e a comprendere le conseguenze delle proprie azioni online e non solo.

Le legislazioni e le politiche devono essere aggiornate per affrontare adeguatamente il cyberbullismo, grooming e sexting. Questo può includere leggi contro il revenge porn, l’introduzione di misure di prevenzione e la protezione delle vittime.

In sintesi, la lotta contro il cyberbullismo, grooming e sexting  passa dalla  prevenzione e dalla sensibilizzazione  ed esige l’impegno di tutti gli attori coinvolti, inclusi individui, famiglie, scuole, comunità e autorità governative, per creare un ambiente online sicuro e rispettoso per tutte e tutti.

Anche in questo caso, la parola d’ordine è parlarne, sensibilizzare, informare per intervenire adeguatamente e tempestivamente.

Autrice: Marisa De Domenico- Psicologa esperta in Orientamento scolastico e DSA

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