NEGLECT (disturbo della cognizione spaziale): cos’è e come intervenire

Neglect (Negligenza Spaziale unilaterale): cos’è e come si origina

La Negligenza è un disturbo della cognizione spaziale.

I pazienti che ne soffrono hanno difficoltà di esplorazione per l’emilato controlesionale.

Detto in parole più semplici, se la lesione è a destra, il paziente non saprà dirigere

la sua attenzione a sinistra e viceversa, poiché nel nostro cervello l’emisfero destro controlla le funzioni

della parte sinistra del nostro corpo, e viceversa.

Neglect: quante modalità?

Il Neglet può essere:

visivo, ovvero il paziente non guarda spontaneamente

in faccia l’interlocutore se questo è posto alla sua sinistra

acustica : il paziente non riesce a prestare attenzione a stimoli uditivi provenienti da sinistra

motorio, ovvero il paziente non può eseguire movimenti con la parte sinistra del proprio corpo che però rimane motoriamente sana

tattile: molto raro e poco studiato, riguarda le sensazioni tattili.

Il Neglect può colpire l’attenzione verso diverse parti dello spazio . Infatti il nostro spazio è suddiviso idealmente in 3 parti principali:

– spazio personale: ovvero lo spazio definito dal nostro corpo

– spazio peri-personale: la porzione di spazio più vicina al corpo

– spazio extra-personale: lo spazio esterno alla persona, ovvero l’ambiente che circonda il paziente.

Quindi lo stesso paziente può avere varie combinazioni e sintomatologie distinte.

Ad esempio : si può avere un Neglect acustico per lo spazio personale oppure un Neglect visivo per lo spazio peri-personale .

Neglet: diagnosi differenziale con emianopsia (deficit sensoriale visivo)

Molto spesso il Neglect può essere confuso con un disturbo sensoriale, dovuto ad un vero e proprio deficit visivo come l’emianopsia.

Il paziente con questo disturbo effettivamente non vede metà del suo campo visivo per cui , pur richiamando la sua attenzione, non ci potrà vedere.

Il paziente con Neglect , invece, potrà spostare la sua attenzione verso noi e vederci.

Neglect: qual è l’area cerebrale colpita?

Il Neglect tipicamente emerge dopo una lesione del lobo parietale destro , per cui , essendo il nostro cervello organizzato in modo da rispondere  agli stimoli nella parte spaziale opposta, l’ effetto sarà  nella parte sinistra, ovvero il paziente “ignorerà” tutto ciò che gli si presenterà a sinistra.

La causa è data spesso da un’ischemia dall’arteria cerebrale media , tipicamente di destra.

L’ischemia provoca la morte dei neuroni di quell’area e dunque si da origine a questo deficit di attenzione unilaterale.

Neglect: come si diagnostica?

Il Neglect viene diagnosticato dal professionista attraverso la somministrazione di specifici test carta e matita (Test delle campanelle, Test di Barrage, Apple Test, Test dell’orologio…. ).

Dal risultato di questi Test , soprattutto quello relativo all’Apple Test, si può rilevare se si è di fronte ad un Neglect egocentrico o allocentrico.

Neglect egocentrico: usa la persona stessa come punto di riferimento, quindi la persona neglige (ignora) tutto ciò che è alla sua sinistra se la lesione è a destra.

Neglect allocentrico: usa come riferimento l’oggetto, cioè neglige la parte sinistra dell’oggetto.

Neglect: come intervenire?

L’intervento consiste nella stimolazione cognitiva che può essere sia classica che digitale, attraverso esercizi mirati , volti a stimolare l’attenzione verso il lato che si neglige.

Alcuni esempi di esercizi di stimolazione cognitiva cartacea:

– collegamento di figure : unire le figure di sinistra con le figure di destra

– matrici di numeri: cancellare un numero (es. : il 6) in mezzo a tanti numeri diversi , partendo da sinistra

– ricerca di lettere e numeri su di un testo come il giornale

E’ molto utile , inoltre, intervenire con la stimolazione cognitiva digitale attraverso Mindlenses, dispositivo di classe medica 1, che atttraverso le lenti prismatiche e i serious games può dare un grande contributo alla riabilitazione del Neglect ( Mindlenses : uno strumento per riabilitare i deficit cognitivi. Ecco come funziona).

Autrice : Laura Muscarella- Psicologa esperta in Neuropsicologia

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