La sottile linea che intercorre tra il colore e la creatività

Il colore è una mescolanza di tre parametri quali, la tinta, la luce e la croma. Il colore è qualcosa che nasce dalla luce e senza di essa non esisterebbe. In una prima distinzione si può affermare che esistono i colori primari, che non si ottengono da nessuna mescolanza, che sono il rosso, il giallo e il blu e i colori secondari che si ottengono mescolando due colori primari. Il colore è una componente molto studiata nell’ambito della prima infanzia, non solo perché è il mezzo mediante cui il bambino comunica le sue emozioni, ma anche perché esso è ritenuto da molti lo strumento mediante il quale il bambino veicola la sua creatività. Attraverso di esso infatti quest’ultima viene stimolata e assecondata. Essa è innata e può essere perfezionata nel corso del tempo.

Non esiste modo migliore, per stimolare la creatività di un bambino da parte di un genitore, di utilizzare matita, fogli e colori.

Infatti, la prima attività ludica, connessa alla creatività e al colore, che il bambino compie è il disegno, e mediante esso gli viene insegnato a rispettare le regole. A partire dal primo anno di vita, i primi disegni che il bambino fa sono gli scarabocchi, prima privi di senso che col tempo diverranno sempre più dettagliati con forme aperte o chiuse, come ad esempio croci e cerchi. Il bambino scarabocchia per lasciare il segno del suo passaggio. Si può affermare che solo durante il terzo anno di vita il bambino riesce a dare un nome ai suoi scarabocchi: a questo punto i disegni diventano più concreti. Sono stati condotti molti studi sullo scarabocchio del bambino e del colore che il bambino utilizza. Un uso di colori vivaci può significare estroversione da parte del bambino, mentre uno scarabocchio non colorato può manifestare introversione. Per colorare o disegnare non c’è bisogno di un vero e proprio apprendimento: è un istinto innato del bambino.

https://pixabay.com/it/palle-di-colore-palla-creativo-616052/

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Spesso questa abilità viene potenziata a scuola e la prima regola che al bambino viene insegnata quando si appresta a colorare per la prima volta è “colorare dentro i margini” ma non tutti ci riescono. È sinonimo di creatività e di autodisciplina riuscirci, facendo compiere al bambino uno sforzo cognitivo a livello percettivo.

Mediante l’uso del colore si può far apprendere ai bambini le conoscenze di base quali l’orientamento spaziale degli oggetti, le conoscenze logico matematiche, inoltre si possono insegnare le varie tipologie di linee o le figure piane fondamentali, quali quadrato o il cerchio. Ad ogni colore generalmente si da un significato per esplicitare emozioni o sensazioni.. Ad esempio il rosso rappresenta l’amore, Il blu l’armonia, il viola i  segreti, il verde invece indica comunemente la natura.

In generale possiamo dire che ogni età, ha un suo “colore preferito” e che comunque è sempre preferibile lasciar libero il bambino e la bambina di esprimere se stesso attarverso l’uso dei colori.

 

Autrice: Eleonora Mazzitelli, Dottoressa in Discipline Psicosociali

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