Jean Piaget e gli studi sullo sviluppo cognitivo.

Jean Piaget  nasce nel 1896 a Neuchâtel, in Svizzera.

Si occupa dapprima di Biologia e poi di Psicologia ed è considerato uno tra i maggiori teorici della psicologia. E’ l’autore che più di tutti ha contribuito a conferire agli studi psicologici un carattere scientifico e sperimentale, poichè fondò la disciplina chiamata Epistemologia Genetica,  che si occupa di studiare il processo di sviluppo delle abilità cognitive del soggetto nel corso della vita, soffermandosi in particolare agli stadi dello sviluppo di tali abilità nei primi anni di vita.

Tramite i suoi studi, Piaget arrivò alla conclusione che l’intelligenza permette di avere adattamenti più rapidi se confrontata con meccanismi adattivi come la selezione naturale o adattamenti individuali della singola persona. Piaget dimostra che vi è una sostanziale differenza tra il pensiero dell’adulto e quello del bambino proprio perché l’intelligenza raggiunge pieno sviluppo nell’adulto.

 

Grazie ad una fruttuosa collaborazione con il collega Alfred Binet, lo studioso approfondisce le sue teorie sullo sviluppo dell’intelligenza, arrivando alla conclusione che lo stesso si verifichi mediante un equilibrio dinamico fra un processo di assimilazione dei dati dell’esperienza a schemi mentali già presenti nel bambino e un processo di accomodamento ovvero di modificazione degli schemi mentali formati in precedenza.

Questi primi studi relativi al pensiero infantile indussero lo studioso a condurre ricerche riguardanti lo sviluppo preverbale. Egli fece ricerche sui suoi figli, Jacquelin, Laurent e Lucianne, come molti studiosi del tempo, tra cui lo stesso Vygoskij, e poté elaborare una propria teoria sullo sviluppo cognitivo del bambino a partire dalla nascita dell’infante.

Partendo dai risultati delle proprie ricerche, lo studioso fu in grado di affermare che lo sviluppo cognitivo si esplica  attraverso quattro stadi, ciascuno caratterizzato  da un determinato tipo di pensiero.

https://www.thefamouspeople.com/profiles/jean-william-fritz-piaget-1784.php

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I QUATTRO STADI

  • Stadio Senso-motorio: (0-2 anni): il bambino usa le capacità senso-motorie per conoscere il mondo che lo circonda.
  • Stadio Pre-operatorio o del pensiero intuitivo (2-7 anni): il bambino riesce a produrre immagini mentali, usa il gioco simbolico, ovvero è capace di giocare con un oggetto fingendo che si tratti di qualcos’altro (Esempio: gioca a cavalcioni di una scopa fingendo che sia un cavallo) e l’imitazione differita , riproduce, cioè , un comportamento che ha osservato in un altro momento da altre persone.
  •  Stadio Operatorio concreto o del pensiero reversibile (6-11 anni): c’è una produzione di immagini mentali, da parte del bambino, e una messa in relazione delle suddette immagini. E’ presente la comprensione della reversibilità delle operazioni, ovvero ,  l’effetto di un’operazione può essere annullata da un’operazione inversa.
  • Stadio Operatorio Formale  (12 anni): collegamenti volontari tra i contenuti mentali astratti: il bambino adesso è in grado di usare il ragionamento ipotetico-deduttivo e immedesimarssi in una situazione immaginandola, applicando un nuovo tipo di schema mentale che gli permetterà di formulare ipotesi.

 

Jean Piaget  muore nel 1980 alla veneranda età di 84 anni, lasciandoci un grande contributo sia per quanto riguarda le teorie cognitive sia in campo educativo: notevole è stato il suo contributo alla metodologia didattica soprattutto nel campo della psicologia infantile.

 

 

Autrice: Eleonora Mazzitelli, Dottoressa in discipline Psicosociali

 

 

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