LA COMPRENSIONE DELLE EMOZIONI NEI BAMBINI

La comprensione delle emozioni da parte dei bambini è uno degli aspetti della COMPETENZA EMOTIVA, intesa come la capacità di comprendere le proprie e le altrui emozioni e di saperle regolare al meglio al fine di instaurare efficaci interazioni sociali (Saarni, 1999).

Comprendere le emozioni proprie a altrui vuol dire dare significato a eventi interni, o stati mentali, vale a dire dunque sviluppare o costruire una concezione della mente emotiva e affettiva che ha una funzione molto importante nell’orientare le azioni dell’individuo durante gli scambi sociali: si tratta di ciò che Harris e Saarni (1989) chiamano “teoria della mente emotiva”, per riferirsi alla conoscenza consapevole che un bambino possiede delle emozioni.

Fonte: http://homemademamma.com

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Quali sono le tappe principali nello sviluppo della comprensione delle emozioni?

E’ stato dunque esaminato da 3 angolature principali:

 

1)COMPRENSIONE DELLA NATURA DELLE EMOZIONI

Inizia a svilupparsi a partire dalla prima infanzia ed è incoraggiata dall’intensa      esperienza interpersonale con gli adulti e con i pari.

-A 1 anno i bambini sviluppano la comprensione dell’espressione facciale;

-A 2 anni circa, invece, iniziano ad utilizzare il lessico psicologico, comprendente il vocabolario emotivo, per far riferimento a stati mentali fra cui emozioni proprie e altrui;

-A 3 anni circa, utilizzano il linguaggio per riferirsi a emozioni del passato, del presente e del futuro rispetto sia a se stessi sia agli altri;

-A partire dai 10 anni, infine, i bambini iniziano a comprendere le emozioni complesse, tra cui la comprensione della natura delle emozioni morali, riuscendo a differenziare dunque l’emozione di colpa rispetto a quella di vergogna.

 

2)COMPRENSIONE DELLE CAUSE DELLE EMOZIONI

Già prima dei 3 anni, i bambini sono in grado di mettere in relazione le emozioni con le cause che le hanno prodotte (ad esempio, tristezza perché un giocattolo si è rotto); si avrebbe, in sostanza, una sorta di precomprensione o intuizione del fatto che le emozioni sono collegate ad eventi esterni che le hanno provocate;

Tra i 3 e i 5 anni, invece, sviluppano la capacità di comprensione delle cause esterne delle emozioni, essendo in grado di mettere in relazione le emozioni osservate in altri con le cause che le hanno prodotte;

Il ruolo dei valori morali, infine, come causa delle emozioni, si sviluppa a partire dagli 8 anni, età in cui i bambini, diversamente dai prescolari, iniziano ad attribuire a personaggi di storie e vignette emozioni morali come la colpa, in conseguenza di trasgressioni e violazioni di regole.

 

3)COMPRENSIONE DELLA POSSIBILITA’ DI REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI

Emerge nell’infanzia e consente la riuscita degli scambi sociali (Trevarthen 1993).

Le ricerche che hanno preso in esame la comprensione di tale capacità hanno riguardato due fondamentali aspetti:

1)Il riconoscimento della distinzione tra emozione espressa ed emozione provata

In età prescolare i bambini si fanno ingannare dall’espressione facciale, basandosi            pressocchè interamente su di essa per attribuire un’emozione a qualcuno;

Tra i 6 e i 7 anni, invece, comprendono chiaramente che se, ad esempio, una persona sorride non necessariamente significa che sia felice perché potrenne non volere o potere mostrare quello che prova.

2)La comprensione della possibilità di controllo dell’esperienza emotiva in corso

Il tipo di strategie a cui i bambini si riferiscono cambia con l’età: inizialmente è di tipo “comportamentale”(ad esempio, modificare la situazione sterna) e successivamente, da circa 10 anni di età, diviene maggiormente di tipo “psicologico” (modificare i processi mentali, ad esempio non pensare più a un evento che provoca tristezza).

 

Sarebbe interessante, sulla scorta di quanto avviato in altri paesi, includere nei progetti formativi scolastici, una particolare attenzione per la dimensione emotivo-affettiva della persona, proponendo ai bambini di età e ordini di scuola diversi, percorsi di formazione psicoeducativa volti a promuovere una o più abilità fra quelle che ho affrontato ed elencato.

(Leggi anche Alfabetizzazione emotiva: perchè è importante insegnarla nelle scuole)

Autrice: Dott.ssa Federica Di Rienzo, Psicologa dello Sviluppo

Riferimenti bibliografici:

  • Grazzani Gavazzi, Psicologia dello sviluppo emotivo, Società editrice Il Mulino.

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